Tagged: tavoli

Set 15

Formazioni

Ore 11.00… le formazioni ufficiali sono state consegnate all’arbitro. 30 squadre, da 8 a 13 giocatori, riserva assoluta sulle formazioni e sugli schemi di gioco.

Si ipotizza che il tavolo 7 comincerà con un affondo a base di prosecco. Probabilmente questo però lo scoprirà agli attacchi del tavolo 5 che, con una buona dose di Lambrusco, attaccherà sulle fasce. Da non escludere un gioco fermo e deciso da parte del tavolo 6. Sorprese di ogni tipo sono attese dal tavolo 3 e classe e portamento saranno caratteristica essenziale del tavolo 2. Il tavolo 9 giocherà a memoria, e speriamo che la memoria sia rimasta buona e la quantità sarà la prerogativa del tavolo 8. Cinismo e Cattiveria sono le caratteristiche principali del tavolo 29, testa di serie in grado di fag gnir fastidi a tutti i tavoli. Attenzione alla voglia di sport del tavolo ed alla tattica del tavolo 12 ed al gioco giovane e vivace del tavolo 4…

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Set 05

Piccola anticipazione

Continua la preparazione dei tavoli, siamo al 65% di persone sedute ma è proprio ora che comincia la parte difficile.

Fin’ora abbiamo messo a sedere le persone naturalmente, senza il benché minimo sforzo, ma ecco che arrivano i tavoli da 5 che vanno riempiti e quelli da 16 da sfoltire, ce la faremo? Sicuramente. Saranno tutti soddisfatti? Assolutamente no, ma fa parte del gioco e un buon bicchiere di vino aiuterà a far passare il risentimento per il posto non desiderato.

Nel frattempo anche una piccola anticipazione di quello che vedrete il 18… la prospettiva sinceramente non rende del tutto merito alla fantastica scarpa dello sposo.

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Set 03

tavoli

Comincia il supersoduku “facciamo li tavoli”.

Malgrado ci siano ancora 13 persone in forse è tempo di mettere a sedere i tanti ospiti.

Si era pensato di fare una operazione tipo palio di Siena, tutti gli invitati fra i canapi (magari non fatti come cavalli) e alla partenza dello sposo tutti dietro a sistemarsi tra calci e pugni.

Sarebbe stato sicuramente divertente ma posso immaginare le bische e i sotterfugi per ottenere i posti a tavola. Anziani disposti a pagare baldi giovani per occupare posti ma allo stesso tempo giovani che tradiscono anziani vendendo i loro servizi a più persone.

Un veloce modello ha stimato che dopo 3 ore e 20 minuti la maggior parte delle persone sarebbe stravolta a terra e i pochi sopravvissuti si troverebbero impegnati in un’opera pia di recupero relitti umani da stipare in un angolo della sala.

Un’altra idea sarebbe fare qualcosa di nuovo e diverso: entrare nel guinnes dei primati come l’unico matrimonio in cui durante la cena vengono utilizzate tutte le disposizioni possibili.

Considerando il numero e il fatto che la cena dovrebbe durare circa 2 ore facendo un veloce calcolo risulterebbe che si dovrebbe cambiare disposizione dei tavoli circa 4E610 volte ogni secondo. Fattibile (se ci si crede si può fare) ma debilitante, non vorrei stancare troppo la gente che poi non sarebbe in forma per il dopocena.

Per questo decidiamo di optare per una più tradizionale assegnazione a tavolino dei posti. Dopo circa un’ora tutti i parenti e amici dello sposo sono elegantemente sistemati (non era troppo difficile ma qualche sorpresa c’è) rispettando tutti i vincoli legati al problema.

Adesso stiamo lavorando sui tavoli della sposa, qui si complicano un pò le cose ma siamo fiduciosi di avere la situazione sotto controllo entro la fine del week end.

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Lug 20

Figure matrimoniali

Dalla lettera di Francesco agli sposi:

Tavoli… come non aiutarvi anche su questo (Elena, aiutali anche tu altrimenti l’Ale combina un casino).

Gli sposi di solito stanno soli – easy – il tavolo e’ un mero optional, il cibo una chimera: motivo per cui si e’ gia’ ubriachi al momento di aprire le danze – io devo il mio primo ballo ad un Faccoli dosaggio zero 2004, tu puoi farti aiutare dal lambrusco migliore del mondo!

Attorno le famiglie: genitori, fratelli e sorelle sono considerati da (quasi) tutti degni di stare accanto agli sposi, quindi non ci sono grossi problemi…

I problemi, prima ancora dei nomi, nascono dalle diverse anime che compongono ogni matrimonio…

Il matrimonio dei quantotempoe’chenoncivediamo: se lo dicono a tutti i matrimoni, perche’ quasi sempre finiscono insieme. Hanno il sospetto di essere ghettizzati o piu’ semplicemente di stare antipatici al resto della famiglia tutta, ma per quieto vivere e poiche’ non hanno altre occasioni per vedere nessun altro famigliare soprassiedono ed iniziano a raccontarsi gli anni trascorsi. Dura poco, generalmente qualche minuto e sempre fino alla frase: ma quand’e’ che ci siam visti l’ultima volta? Inizia ora un viaggio tutto loro tra cresime e battesimi, funerali e matrimoni. Moderni Ulisse persi nella saga familiare, la loro Itaca e’ il taglio della torta che riporta tutti a casa (fino al prossimo matrimonio, naturalmente).

Il matrimonio dei fidanzatedelcugino (o fidanzatidellecugine): se sono stati presentati in famiglia una volta, in vista appunto del matrimonio, e’ gia’ una gran cosa. Indecisi se accettare o meno l’invito, sono stati trascinati dalla cugina come se fosse la cosa piu’ normale del mondo (credono che potranno ricambiare quando sara’ il loro turno, se ci sara’). Parlano poco, esterrefatti dalla quantita’ di prozie e cugini che una famiglia puo’ generare. In compenso mangiano molto. Ho sulla coscienza una fidanzatadelcugino al matrimonio di Alessandra e Stefano…

Il matrimonio dei cuginiditerzogrado: spesso accompagnano al matrimonio la prozia di secondo grado ormai anziana e stanno al tavolo insieme. Il cuginoditerzogrado non e’ un parente, e’ un intruso costretto ad esserci: quel sabato pomeriggio avrebbe davvero voluto giocare con gli amici a calcetto, ma invisibili legami di parentela l’hanno portato al matrimonio di due semi-sconosciuti. Entrato nella parte, cerca di avere piu’ notizie possibili sulla famiglia cui non sapeva di appartenere ed in particolare se sia parente dello sposo o della sposa. Cosi’ chiamato per via delle copiose domande a cui sottopone i commensali.

Il matrimonio dei onceinalifetime: li vedrai appunto una volta nella vita – perche’ proprio al tuo matrimonio non e’ domanda che ti devi porre. In genere sono amici – sarebbe meglio dire erano – di qualche genitore: hanno condiviso l’inter-rail del 1972 nei paesi sovietici con il tuo futuro suocero ed ora li trovi li, 40 anni e 40 chili dopo. Non si riconoscono piu’, perche’ anche per tuo suocero 40 anni e 40 chili sono passati, ma si identificano subito: saranno gli unici a girare per la chiesa con il cartellino stile aeroporto: Mario Rossi – inter-rail luglio ‘72 Milano-Monaco-Praga-Bratislava-Cracovia. Non che si presenti un altro Mario Rossi, sceso per i fatti suoi a Monaco…

Il matrimonio del fotografodamatrimonio: che, diciamolo subito, non e’ un fotografo come tutti gli altri. Il fotografo “normale” ruba attimi al mondo; il fotografodamatrimonio quel mondo lo costriusce: ne sono fondamenta le pose plastiche e gli sguardi ebeti stile paggetto che si chiede come ca##o si possa regalare un cavallo in ghisa smaltata al matrimonio. E’ vittima di photoshop e se non lo contenete creera’ effetti tali che tra vent’anni i vostri figli vedendo l’album di nozze crederanno che vi siete sposati a Cernobyl il 1 maggio dell’86 (rifiutatevi sempre di mettere i vostri volti in alto nel cielo circondati da un’aurea argentate, casomai azzurrina: quando mai il cielo e’ argento?).

Il matrimonio dell’amicosingolallultimaoccasione: crede di essere all’ultima occasione e ha vissuto gli ultimi 16 matrimoni sperando di essere l’Accorsi della situazione. Di Martine Stella nemmeno l’ombra, ma voci dicono che dopo averci provato con un’amica della sposa risultata felicemente sposata si sia diretto con voracita’ sul buffet degli antipasti. Rifiatato, ha preso nuovamente lo slancio per la cugina dello sposo, con fidanzato al seguito. Solo il quinto primo l’ha salvata. Ha quindi ripiegato sulla cantante del gruppo musicale. Come secondo non e’ stato niente male.

Il matrimonio delle miglioriamichedellasposa: ristretto ed elitario club autoproclamatosi tale lo stesso giorno del matrimonio. Ve ne fanno parte: colleghe, compagne di banco delle medie o di giochi all’asilo e no meglio precisate amiche. Requisito minino: la sposa deve riconoscerle, ma non e’ detto che le conosca. Aposate-fidanzate-single, non conta; il matrimonio e’ (un po’) anche il loro. Se sposate, devono far vedere che la vita coniugale non ne ha scalfito bellezza e fascino; se single, quale migliore occasione per farsi un po’ di sana pubblicita’. La corsa per il vestito all’ultimo grido e’ iniziata mesi prima, per essere perfezionata in questi giorni con l’acquisto delle scarpe rigorosamente non in saldo. Sono angosciate all’idea che qualche altra invitata possa avere un abito che sia vagamente simile al loro.

Ecco perche’ nei casi piu’ gravi scelgono un vestito bianco, lungo e senza velo mettendo in crisi il cuginoditerzogrado che si congratulera’ con la persona sbagliata…

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