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Ago 26

IX tappa, San Diego Los Angeles Santa Barbara

La IX tappa è la prima interamente dedicata alla costa Californiana. Si parte da San Diego in mattinata in direzione della famosa spiaggia di La Jolla, dove si possono ammirare le foche scorrazzare (come gli asini di Oatman) sulla spiaggia. Non sappiamo se è solo un problema temporaneo delle spiagge locali, ma la quantità di sporco e mucillagine non ha nulla da invidiare alle nostre spiagge adriatiche, anche se questo non sembra importunare più di tanto la fauna del posto.

Passata La Jolla dirigiamo verso Los Angeles, città con l’invidiabile primato di essere immensa e di essere visitabile in mezza giornata. Arrivati a L.A. decidiamo di tornare piccoli per un momento passando davanti alla casa che fece da set per il telefilm Beverly Hills 90210. Passaggio veloce sul nostro passato e su tutti i telefilm dell’epoca (la metà girati qui) e via verso Hollywood. Purtroppo il caldo non ci permette di passeggiare troppo sulla walk of fame.

Vediamo qualche stella, ammiriamo qualche personaggio del luogo, approfittiamo per mangiare qualche cosa di veloce e ripartiamo direzione Rodeo Drive dove possiamo osservare, come fosse uno zoo, la catena di negozi di alto livello e una serie non indifferente di animali da shopping impegnati nel mantenimento del modello capitalista.

La tappa successiva è la Venice Beach, la caratteristica spiaggia ricca di “artisti” a sud di Santa Monica.

L’avevo vista 10 anni fa e la prima cosa che noto è la mancanza dei reduci, lascio a voi ogni possibile speculazione sul loro destino. La spiaggia è molto viva, tantissimi giovani che fanno acrobazie con mezzi di locomozione non a motore di ogni tipo, artisti di strada che creano curiosi oggetti e vendono fantomatici servizi tra cui un dottore che diagnostica insonnia per poter comprare erbe aromatiche birichine. Due personaggi su tutti, uno che chiede soldi per poter farsi allungare il pene e diventare un porno attore e uno che chiede un dollaro per farsi prendere a calci.

Se l’arte contemporanea in certe sue sfumature deve essere recepita come provocazione, anche questi devono essere annoverati assieme a tutti quelli “artisti” di moda presenti nelle gallerie d’arte moderne.

Alle 16 riprendiamo posto in macchina e ci dirigiamo verso nord, direzione Santa Barbara. Il tragitto di coglie un pò impreparati e, tra deviazioni forzate e strade dissestate, raggiungiamo Santa Barbara solo alle 21.00.

Facciamo il checkin intrattenuti da un gentilissimo proprietario della struttura che ci mostra dove poter mangiare, diamo un’occhiata alle camere e ci dirigiamo verso la State Street, una bellissima via piena di ristoranti e pub. Troviamo un bel ristorante messicano e consumiamo una cena a tema a base di Fajitas.

Ecco la mappa del viaggio del giorno…

e l’album della giornata…

2011-08-24 San Diego LA Santa Barbara

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Ago 25

VIII tappa, Joshua Tree San Diego

La tappa di oggi ci vede lasciare le zone desertiche degli States in direzione California. Le attrazioni del giorno sono il Joshua Tree Park, al cui interno si possono trovare Cactus dalle forme più estreme, un immenso outlet (alla fine niente di più degli ormai sempre crescenti centri commerciali italiani, ma con i prezzi dimezzati) in cui poter fare un pò di shopping, nonché mission beach a san diego che ci accoglierà per i prossimi due giorni; la carovana farà infatti una pausa sulle spiagge della città della bassa California.

Il Joshua è molto carino, un gran numero di ammassi rocciosi dalle forme più bizzarre si contrappone a questo particolarissimo spettacolo di forme stranissime, il tutto quasi a formare scenari da videogioco o da film hollywoodiano di fantascienza.

Ci concediamo anche una mezz’oretta di camminata che ci permette di andare a fare qualche foto ad una vecchissima diga che ha formato un laghetto nel mezzo di quella che viene chiamata la Hidden Valley, un pò deludente il punto da cui si può osservare il Messico.

Ripartiti facciamo una sosta di tre ore in un outlet alle porte di Los Angeles (in realtà era ad 80 miglia da Los Angeles, come dire che Fiorenzuola è alle porte di Milano, ma qui le distanze sono queste). Nulla da raccontare, prezzi vantaggiosi e un tremendo sbalzo di temperatura entrando ed uscendo dai negozi.

45-44-43-42-41-40-39-…-25-24-23… Do i numeri? Niente affatto, è quello che succede alla temperatura esterna passando dal deserto a San Diego, città ideale, temperatura mite tutto l’anno. Mission Beach è molto carina e l’hotel è proprio sulla spiaggia. In più finalmente riusciamo a non mangiare hamburger ma un buon piatto di pesce in un locale sulla spiaggia.

Tantissimi surfisti e una striscia di nuvole bassissime sempre presenti sulla spiaggia caratterizzano le due giornate passate in questo posto che alla fine annovereremo tra i posti in cui si potrebbe vivere molto serenamente. Gli americani che incontriamo cominciano a pesare meno e i volti della gente, per lo meno in questa zona, sembrano essere molto più rilassati, si si, proprio un posto in cui si potrebbe vivere.

Ecco qui come sempre la mappa del viaggio di oggi…

Ed ecco le foto della giornata…

2011-08-22 Joshua Tree San Diego

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