Archive for Agosto 24th, 2011

Ago 24

VII tappa, Grand Canyon – Joshua Tree

Ecco qui riportati i principali motivi per cui è meglio avere una pistola che una donna. Questo simpatico manifesto ci accoglie nella cittadina fantasma di Oatman, lungo il tragitto che ci porta dal Grand Canyon a Joshua Tree, alle porte del Joshua Tree Park.
Questa è la tappa più lunga del viaggio, 500 chilometri circa. Non contenti di tutti i chilometri che dobbiamo fare decidiamo di deviare leggermente dal percorso per gustare qualche chilometro di ruote 66 e raggiungere la cittadina fantasma di Oatman, rimasta come era dai tempi in cui veniva frequentata per via delle miniere d’oro presenti sulle montagne circostanti.
In realtà di fantasma c’è ben poco. La cittadina è molto carina e ricalca alla perfezione la città standard dei film western, una lunga via sui cui lati vi sono bar e saloon con grosse facciate in legno ed insegne cigolanti in balia del vento.
Non posso dirlo con certezza ma sono abbastanza convinto che le case non sono riprodotte,
e fin qui l’appellattivo di città fantasma non fa una piega. Il problema sorge quando si pensa che se le case durano nel tempo, lo stesso non si può dire per i cowboys. A 100 anni di distanza questi sono stati rimpiazzati da attori mediocri che mimano sparatorie di vario tipo lungo la strada principale, il tutto in mezzo a simpatici asinelli liberi di scorrazzare (e non solo) tra un saloon e l’altro.
Malgrado questo, e visto L’orario, optiamo per un pranzo veloce in uno dei saloon del posto. Il proprietario, o presunto tale, ci mostra orgoglioso una fotografia in cui si può ammirare una persona sparare ed il proiettile immortalato nello scatto, il tutto sotto una bella testa di alce con annesso cappellino… effettivamente anche le persone sono rimaste quelle dei primi 900.
Finito il pranzo ripartiamo e dopo qualche ora ci troviamo nuovamente in California. La temperatura non cambia, sempre 44 gradi, facciamo l’ennesimo pieno di carburante e ne approfittiamo per una pausa con una buona birra fresca in un bar del posto.
In prossimità del tramonto arriviamo finalmente a Joshua Tree in un simpatico alberghetto pagato una miseria che non ha nulla, se non fosse per un simpatico indiano alla reception ed una connessione wi-fii straordinariamente veloce.
Per la cena optiamo per uno dei ristoranti/bar del paese (gli altri erano tutti chiusi) e finalmente ci imbattiamo nel primo stronzo americano. Un barista che prima fa finta di non considerarci e poi di non capirci, anche quando cerchiamo di ordinare solo a gesti sul menu. Il servizio è pregevole, il barista prepara le nostre birre e senza dire niente le appoggia sul bancone facendoci capire che da sole non sarebbero arrivate al nostro tavolo. Alla domanda “possiamo mangiare qualcosa” mostra un umorismo pregevole rispondendo “ho visto farlo diverse volte, è molto bello”. In preda alla rabbia decidiamo comunque di ordinare (non c’erano altri posti aperti) e dopo qualche mezz’ora è addirittura il cuoco a portarci la cena; l’ipotesi più plausibile è che il barista abbia fatto lo stesso ragionamento fatto per le birre ed abbia appoggiato i piatti pronti da qualche parte in cucina aspettando che questi si alzassero e venissero da soli, senza considerare peró che noi dal tavolo non potevamo vederli.
Per dovere di cronaca però devo ammettere che la carne era molto buona, forse la migliore mangiata fino a quel punto. La buona cucina non ha però salvato il barista… Questo giro niente mancia, lasciamo i soldi contati sul tavolo e torniamo in albergo, pronti per crollare a letto.

Ecco la mappa del tragitto di oggi…
20110824-094319.jpg
E le foto della giornata…

2011-08-21 Grand Canyon Joshua Tree 1

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Ago 24

Seconda Giornata a Grand Canyon Village

Approfittiamo della seconda giornata al Grand Canyon per riposarci veramente dopo tutti i chilometri fatti fino a questo momento. Non dovendo guidare per centinaia di chilometri concediamo alla sveglia una giornata di vacanza sperando di dormire un pò di più ma, un pò il fuso, un pò il fatto che abbiamo dormito (causa non disponibilità di camere) in 4 nella stessa camera, alle 8.30 siamo tutti svegli.

Dopo una poco soddisfacente colazione in camera partiamo per una passeggiata che ci porti a vedere un pò tutti i punti di osservazione del canyon in attesa del secondo tramonto, questa volta speriamo con un tempo più clemente.

Approfittiamo della mancanza di nuvole anche per fare una passeggiata di un miglio nel canyon. Rimanendo più giorni si potrebbe pensare di andare fin sul fondo ma in una sola mattinata questo non è assolutamente possibile; il Grand Canyon ha una profondità di circa 2000 metri ed il sentiero per discenderlo fino al Colorado è di 24 Km solo andata, un pò troppo per una mattinata.

Facciamo cosi passare tra passeggiate, paesaggi, pranzo e riposino la giornata e alle 17.30 partiamo per occupare uno dei posti migliori per ammirare il tramonto ed i continui cambi di colore dei numerosi strati di roccia che formano le pareti del Canyon.

Alle 19.00 il sole comincia la sua quotidiana uscita di scena e lo spettacolo può avere inizio…

Ed ecco tutte le foto della giornata di oggi…

2011-08-20 Grand Canyon

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