Archive for Agosto, 2011

Ago 30

Una città che offre tutto

20110829-064158.jpgPensavo fosse più che conosciuta ma in realtà abbiamo scoperto che pochissimi stranieri passano parte del loro tempo a San Francisco a visitare la USS Hornet, portaerei americana diventata museo dopo la sua dismissione. Un vero e proprio libro di storia a cielo aperto, una guerra mondiale, la korea, il Vietnam ed il tutto raccontato da veterani (e non) volontari ed entusiasti di fare da guida sulla nave.
Per la cronaca è stata anche la nave che ha recuperato l’equipaggio dell’Apollo 11 di ritorno dal primo allunaggio, la capsula si trova infatti ancora li con annessa camera di quarantena dove gli astronauti passarono 30 giorni dopo il rientro.
Unica pecca la nave-museo si trova fuori da San Francisco, nella cittadina di Oakland, raggiunta con metro, autobus e una bella camminata.
20110829-094752.jpgLasciata la nave riprendiamo la sequenza di autobus e metro per tornare nella civiltà e in un’oretta ci ritroviamo in centro a SF. Il paesaggio cambia e ricambio la pazienza di mia moglie con una gita al museo dei trucchi di sephora.

2
comments

Ago 30

X tappa, Santa Barbara Monterey

La penultima tappa del nostro viaggio ci porta da Santa Barbara a Monterey, alle porte di San Francisco.
Lasciamo Santa Barbara con un pizzico di rammarico, la cittadina è molto bella e avremmo passato qui volentieri un’altra giornata.
Prima di partire decidiamo di fare una passeggiata sulla spiaggia ma l’arrivo delle solite nuvole dall’Atlantico non ci fa godere a pieno del posto cosicché, onde evitare di arrivare come la sera precedente con il buio, decidiamo di partire con destinazione Monterey.
Per il pranzo optiamo per un carinissimo ristorante con terrazza sull’oceano nel quale veniamo accolti da una simpatica signorina con sorriso 24 denti. Non paghi del posto ci concediamo anche un pranzo a base di pesce, solito finto caffè espresso e con il prezzo di una pizza in Italia riprendiamo il nostro viaggio.
Seguendo le guide decidiamo di lasciare la highway in favore della panoramica strada 1 che segue il profilo della costa. Per quanto le nuvole basse non ci permettano di vedere tutto il panorama approfittiamo dei rari scorci di sole per ammirare il profilo quasi inglese di questa costa.
Arriviamo a Monterey con il sole ancora alto nel cielo, peccato che sia sopra le solite nuvole che trasformano la soleggiata località marittima di Monterey in una sorta di periferia di Milano, con nebbia e freddo.
Ecco la mappa di questa giornata…
20110830-053214.jpg
E le foto della giornata…

2011-08-25 Santa Barbara Monterey

0
comments

Ago 29

Piccolo centro commerciale di san francisco

20110828-063231.jpg

Un piccolo centro commerciale a san Francisco… 7 piani :-///

0
comments

Ago 28

San francisco

20110827-082902.jpg

Purtroppo la “high speed connection” di questo hotel non permette di aggiornare il nostro diario di bordo. Gli aggiornamenti riprenderanno appena possibile, speriamo domani dopo il cambio di albergo.

0
comments

Ago 26

IX tappa, San Diego Los Angeles Santa Barbara

La IX tappa è la prima interamente dedicata alla costa Californiana. Si parte da San Diego in mattinata in direzione della famosa spiaggia di La Jolla, dove si possono ammirare le foche scorrazzare (come gli asini di Oatman) sulla spiaggia. Non sappiamo se è solo un problema temporaneo delle spiagge locali, ma la quantità di sporco e mucillagine non ha nulla da invidiare alle nostre spiagge adriatiche, anche se questo non sembra importunare più di tanto la fauna del posto.

Passata La Jolla dirigiamo verso Los Angeles, città con l’invidiabile primato di essere immensa e di essere visitabile in mezza giornata. Arrivati a L.A. decidiamo di tornare piccoli per un momento passando davanti alla casa che fece da set per il telefilm Beverly Hills 90210. Passaggio veloce sul nostro passato e su tutti i telefilm dell’epoca (la metà girati qui) e via verso Hollywood. Purtroppo il caldo non ci permette di passeggiare troppo sulla walk of fame.

Vediamo qualche stella, ammiriamo qualche personaggio del luogo, approfittiamo per mangiare qualche cosa di veloce e ripartiamo direzione Rodeo Drive dove possiamo osservare, come fosse uno zoo, la catena di negozi di alto livello e una serie non indifferente di animali da shopping impegnati nel mantenimento del modello capitalista.

La tappa successiva è la Venice Beach, la caratteristica spiaggia ricca di “artisti” a sud di Santa Monica.

L’avevo vista 10 anni fa e la prima cosa che noto è la mancanza dei reduci, lascio a voi ogni possibile speculazione sul loro destino. La spiaggia è molto viva, tantissimi giovani che fanno acrobazie con mezzi di locomozione non a motore di ogni tipo, artisti di strada che creano curiosi oggetti e vendono fantomatici servizi tra cui un dottore che diagnostica insonnia per poter comprare erbe aromatiche birichine. Due personaggi su tutti, uno che chiede soldi per poter farsi allungare il pene e diventare un porno attore e uno che chiede un dollaro per farsi prendere a calci.

Se l’arte contemporanea in certe sue sfumature deve essere recepita come provocazione, anche questi devono essere annoverati assieme a tutti quelli “artisti” di moda presenti nelle gallerie d’arte moderne.

Alle 16 riprendiamo posto in macchina e ci dirigiamo verso nord, direzione Santa Barbara. Il tragitto di coglie un pò impreparati e, tra deviazioni forzate e strade dissestate, raggiungiamo Santa Barbara solo alle 21.00.

Facciamo il checkin intrattenuti da un gentilissimo proprietario della struttura che ci mostra dove poter mangiare, diamo un’occhiata alle camere e ci dirigiamo verso la State Street, una bellissima via piena di ristoranti e pub. Troviamo un bel ristorante messicano e consumiamo una cena a tema a base di Fajitas.

Ecco la mappa del viaggio del giorno…

e l’album della giornata…

2011-08-24 San Diego LA Santa Barbara

0
comments

Ago 25

VIII tappa, Joshua Tree San Diego

La tappa di oggi ci vede lasciare le zone desertiche degli States in direzione California. Le attrazioni del giorno sono il Joshua Tree Park, al cui interno si possono trovare Cactus dalle forme più estreme, un immenso outlet (alla fine niente di più degli ormai sempre crescenti centri commerciali italiani, ma con i prezzi dimezzati) in cui poter fare un pò di shopping, nonché mission beach a san diego che ci accoglierà per i prossimi due giorni; la carovana farà infatti una pausa sulle spiagge della città della bassa California.

Il Joshua è molto carino, un gran numero di ammassi rocciosi dalle forme più bizzarre si contrappone a questo particolarissimo spettacolo di forme stranissime, il tutto quasi a formare scenari da videogioco o da film hollywoodiano di fantascienza.

Ci concediamo anche una mezz’oretta di camminata che ci permette di andare a fare qualche foto ad una vecchissima diga che ha formato un laghetto nel mezzo di quella che viene chiamata la Hidden Valley, un pò deludente il punto da cui si può osservare il Messico.

Ripartiti facciamo una sosta di tre ore in un outlet alle porte di Los Angeles (in realtà era ad 80 miglia da Los Angeles, come dire che Fiorenzuola è alle porte di Milano, ma qui le distanze sono queste). Nulla da raccontare, prezzi vantaggiosi e un tremendo sbalzo di temperatura entrando ed uscendo dai negozi.

45-44-43-42-41-40-39-…-25-24-23… Do i numeri? Niente affatto, è quello che succede alla temperatura esterna passando dal deserto a San Diego, città ideale, temperatura mite tutto l’anno. Mission Beach è molto carina e l’hotel è proprio sulla spiaggia. In più finalmente riusciamo a non mangiare hamburger ma un buon piatto di pesce in un locale sulla spiaggia.

Tantissimi surfisti e una striscia di nuvole bassissime sempre presenti sulla spiaggia caratterizzano le due giornate passate in questo posto che alla fine annovereremo tra i posti in cui si potrebbe vivere molto serenamente. Gli americani che incontriamo cominciano a pesare meno e i volti della gente, per lo meno in questa zona, sembrano essere molto più rilassati, si si, proprio un posto in cui si potrebbe vivere.

Ecco qui come sempre la mappa del viaggio di oggi…

Ed ecco le foto della giornata…

2011-08-22 Joshua Tree San Diego

0
comments

Ago 25

Amo il messico

20110824-100723.jpg

Buono!!!!

0
comments

Ago 25

Arrivati a Santa Barbara

20110824-093337.jpg

Eccoci finalmente dopo un’infinita giornata passata tra los angeles Hollywood e venice beach a Santa Barbara a cena in un bellissimo ristorante mexicano.

0
comments

Ago 24

VII tappa, Grand Canyon – Joshua Tree

Ecco qui riportati i principali motivi per cui è meglio avere una pistola che una donna. Questo simpatico manifesto ci accoglie nella cittadina fantasma di Oatman, lungo il tragitto che ci porta dal Grand Canyon a Joshua Tree, alle porte del Joshua Tree Park.
Questa è la tappa più lunga del viaggio, 500 chilometri circa. Non contenti di tutti i chilometri che dobbiamo fare decidiamo di deviare leggermente dal percorso per gustare qualche chilometro di ruote 66 e raggiungere la cittadina fantasma di Oatman, rimasta come era dai tempi in cui veniva frequentata per via delle miniere d’oro presenti sulle montagne circostanti.
In realtà di fantasma c’è ben poco. La cittadina è molto carina e ricalca alla perfezione la città standard dei film western, una lunga via sui cui lati vi sono bar e saloon con grosse facciate in legno ed insegne cigolanti in balia del vento.
Non posso dirlo con certezza ma sono abbastanza convinto che le case non sono riprodotte,
e fin qui l’appellattivo di città fantasma non fa una piega. Il problema sorge quando si pensa che se le case durano nel tempo, lo stesso non si può dire per i cowboys. A 100 anni di distanza questi sono stati rimpiazzati da attori mediocri che mimano sparatorie di vario tipo lungo la strada principale, il tutto in mezzo a simpatici asinelli liberi di scorrazzare (e non solo) tra un saloon e l’altro.
Malgrado questo, e visto L’orario, optiamo per un pranzo veloce in uno dei saloon del posto. Il proprietario, o presunto tale, ci mostra orgoglioso una fotografia in cui si può ammirare una persona sparare ed il proiettile immortalato nello scatto, il tutto sotto una bella testa di alce con annesso cappellino… effettivamente anche le persone sono rimaste quelle dei primi 900.
Finito il pranzo ripartiamo e dopo qualche ora ci troviamo nuovamente in California. La temperatura non cambia, sempre 44 gradi, facciamo l’ennesimo pieno di carburante e ne approfittiamo per una pausa con una buona birra fresca in un bar del posto.
In prossimità del tramonto arriviamo finalmente a Joshua Tree in un simpatico alberghetto pagato una miseria che non ha nulla, se non fosse per un simpatico indiano alla reception ed una connessione wi-fii straordinariamente veloce.
Per la cena optiamo per uno dei ristoranti/bar del paese (gli altri erano tutti chiusi) e finalmente ci imbattiamo nel primo stronzo americano. Un barista che prima fa finta di non considerarci e poi di non capirci, anche quando cerchiamo di ordinare solo a gesti sul menu. Il servizio è pregevole, il barista prepara le nostre birre e senza dire niente le appoggia sul bancone facendoci capire che da sole non sarebbero arrivate al nostro tavolo. Alla domanda “possiamo mangiare qualcosa” mostra un umorismo pregevole rispondendo “ho visto farlo diverse volte, è molto bello”. In preda alla rabbia decidiamo comunque di ordinare (non c’erano altri posti aperti) e dopo qualche mezz’ora è addirittura il cuoco a portarci la cena; l’ipotesi più plausibile è che il barista abbia fatto lo stesso ragionamento fatto per le birre ed abbia appoggiato i piatti pronti da qualche parte in cucina aspettando che questi si alzassero e venissero da soli, senza considerare peró che noi dal tavolo non potevamo vederli.
Per dovere di cronaca però devo ammettere che la carne era molto buona, forse la migliore mangiata fino a quel punto. La buona cucina non ha però salvato il barista… Questo giro niente mancia, lasciamo i soldi contati sul tavolo e torniamo in albergo, pronti per crollare a letto.

Ecco la mappa del tragitto di oggi…
20110824-094319.jpg
E le foto della giornata…

2011-08-21 Grand Canyon Joshua Tree 1

0
comments

Ago 24

Seconda Giornata a Grand Canyon Village

Approfittiamo della seconda giornata al Grand Canyon per riposarci veramente dopo tutti i chilometri fatti fino a questo momento. Non dovendo guidare per centinaia di chilometri concediamo alla sveglia una giornata di vacanza sperando di dormire un pò di più ma, un pò il fuso, un pò il fatto che abbiamo dormito (causa non disponibilità di camere) in 4 nella stessa camera, alle 8.30 siamo tutti svegli.

Dopo una poco soddisfacente colazione in camera partiamo per una passeggiata che ci porti a vedere un pò tutti i punti di osservazione del canyon in attesa del secondo tramonto, questa volta speriamo con un tempo più clemente.

Approfittiamo della mancanza di nuvole anche per fare una passeggiata di un miglio nel canyon. Rimanendo più giorni si potrebbe pensare di andare fin sul fondo ma in una sola mattinata questo non è assolutamente possibile; il Grand Canyon ha una profondità di circa 2000 metri ed il sentiero per discenderlo fino al Colorado è di 24 Km solo andata, un pò troppo per una mattinata.

Facciamo cosi passare tra passeggiate, paesaggi, pranzo e riposino la giornata e alle 17.30 partiamo per occupare uno dei posti migliori per ammirare il tramonto ed i continui cambi di colore dei numerosi strati di roccia che formano le pareti del Canyon.

Alle 19.00 il sole comincia la sua quotidiana uscita di scena e lo spettacolo può avere inizio…

Ed ecco tutte le foto della giornata di oggi…

2011-08-20 Grand Canyon

0
comments