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Apr 03

Gubbio e S.Francesco

“Era il 1969 quando io e mio marito ci spostammo qui per lavoro e decidemmo di rimanerci”

Comincio riportando quanto dettoci dalla proprietaria del B&B durante la colazione del mattino. In effetti come darle torto, la tranquillità, la calma, i colori, la natura, un piccolo angolo di paradiso nel centro della nostra Italia. E non manca neanche la sorpresa, un capriolo trovato e allevato dalla signora che passeggia senza il benché minimo disagio appena fuori dalla cucina seguendo con lo sguardo la sua “padrona”, e osservandoci durante la colazione.

Fatte due chiacchiere e ringraziando per la fantastica ospitalità riservataci (metteremo il tutto anche in una sezione a parte ma se aveste bisogno di un B&B nei pressi di Urbino segnatevi questo nome… Il governatore, un elogio, veramente) prendiamo i nostri bagagli e muoviamo verso Gubbio (potete ripercorrere il tragitto nella mappa sottostante).

Prima maledicendo e poi ringraziando il nostro stupendo navigatore gratuito per iPhone; maledicendolo per la scelta per lo meno approssimativa delle strade da seguire (deve esserci un algoritmo pesato per favorire le strade più strette, tortuose e dissestate, anche se non necessariamente più corte), ma poi ringraziandolo per i posti che ci ha dato l’opportunità vedere, ci siamo diretti verso Gubbio facendo una sosta al passo del Furlo per assaggiare le locali cresce imbottite a piacimento; per chi non lo sapesse, io non lo sapevo, le cresce sono delle simil-piadine preparate con ingredienti leggermente diversi. La deviazione ci è stata indicata sempre dalla proprietaria del B&B. Un posto notevole, un vecchio monastero con parco annesso e chioschetto dove poter mangiare una crescia seduti ad un tavolo di legno sotto primi raggi caldi primaverili.

Terminato il pranzo, seguendo la rotta temeraria indicata dal telefonino, ci arrampichiamo sui monti, passiamo gole ed infine sbuchiamo a Gubbio dove, cambio completo di tipo di soggiorno, andiamo a goderci una notte ai cappuccini.

Dopo aver preso coscienza del posto in cui ci troviamo (in realtà il soggiorno è stato scelto tra i molti presenti all’interno di un pacchetto regalo donatoci per il matrimonio) ci facciamo dare una piccola mappa di Gubbio e scegliamo di visitarla facendo il percorso di 4 km a piedi. In realtà, tra direzioni sbagliate e cambi di tragitto (una lode la merita sicuramente l’ovovia che porta al santuario di S.Ubaldo) di chilometri ne avremo fatti almeno 8.

Sommando questi a quelli del mattino ad Urbino torniamo completamente sfatti all’hotel, cosi sfatti da concederci un’oretta di bagno in piscina (si anche io in piscina… chiaramente pesce rantolante fin dove si tocca, totale assente dove non si tocca).

Doccia, cena inclusa nel pacchetto (veramente di ottima fattura) e poi a letto, un pò di riposo in vista del giorno successivo.

[::: DORME SI DORME DORME SI DORME :::]

Sveglia!!!

Colazione, in compagnia di una quantità di personaggi improbabili probabilmente li per un convegno di una qualche chissacosa di azienda e poi via, facciamo i bagagli e si spostiamo alla reception per il check-out.

Nel salutarci un gentilissimo membro dello staff dell’Hotel ci consiglia, tornando verso Bologna, di fare una sosta per il pranzo al santuario francescano di Verne, un posto meraviglioso famoso per essere il luogo in cui S.Francesco ricevette le stigmate. Messa in valigia la nostra ignoranza sull’argomento decidiamo comunque di seguire il consiglio e, dopo una breve sosta a Città di Castello, in meno di due ore siamo sul posto. La strada per raggiungerlo è veramente caratteristica, tornanti su tornanti e bellissimi paesaggi, il tutto condito da una quantità non numerabile di moto probabilmente dirette in un qualche posto per un qualche ritrovo.

Arrivati al santuario facciamo un breve sopralluogo del posto e, dopo aver ammirato la profondità di questo (e detto da un non credente…), prendiamo la via più trafficata di turisti e devoti che ovviamente va verso il refettorio. Il pranzo è come dice il detto “mangi quello che passa il convento” ed infatti è cosi, non c’è menu, si mangia quello che c’è, e di meglio non poteva esserci, primo di pasta al ragù e secondo con vari animali arrosto e patatine, un ulteriore conferma che i frati non mangiano affatto male.

Finito il pranzo facciamo una visita al luogo beccandoci anche una processione in latino verso la cappella deputata come il luogo in cui a S.Francesco comparvero le stigmate.

Chiudo con il messaggio appeso subito fuori la grotta nella quale dormiva Francesco…

Se siete credenti pregate,
se non lo siete ammirate,
se siete sciocchi scrivete sui muri

Soprassedendo sull’ultima riga (forse evocata da qualche bravata) veramente tanto di cappello per le due precedenti, per quel che mi riguarda la parola ammirate è sicuramente la più azzeccata per quello che c’era dietro quella porta. Ho sempre detto io che i frati hanno una marcia in più, anche nel pensare.

Non ci rimane a questo punto che prendere la macchina e tornare a casa… sono già le 15.00 ed è meglio tirare dritti ed arrivare a casa, riporre la nostra macchina foto nel fodero e arrivederci alla prossima… esattamente tra una settimana in quel del Lussemburgo a trovare mio cugino… mio cuggino mio cuggino!!!

Ah, ecco la mappa del nostro giro, voto… un buon 9, del resto 10 non lo si da mai, o forse si… mah

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